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Tornare ai boschi,
ai luoghi sperduti delle nostre montagne,
ai siti industriali dismessi da decenni
in cui la natura si riprende i suoi spazi,
alle cave di marmo, alle foreste, ai deserti lunari
per dare nuovo vigore e visioni inaspettate,
al pensiero artistico e al suo rivelarsi.

Collettivo Ferro26 è un collettivo composto da artisti e tecnici provenienti dal mondo del teatro e delle arte visive nato nel febbraio 2021, in un momento in cui investire energie e risorse in progetti artistici sembrava un’utopia. Ma l’utopia e la sua impossibilità a compiersi sono la nostra massima ispirazione, poiché crediamo fortemente nel viaggio e guardiamo con diffidenza all’approdo.

Valentina Banci

Presidente di Collettivo Ferro26 e Coordinatrice artistica di Monteferrato Festival

Attrice e regista
Legale rappresentante di Collettivo Ferro26 e Coordinatrice artistica di Monteferrato Festival.

Valentina Banci si diploma alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman nel 1993. In teatro lavora tra gli altri con Leo de Berardinis, Giancarlo Cobelli, Gianluigi Pieralli, J.S.Sinisterra, Paolo Magelli, Massimo Castri, Valerio Binasco, Roberto Latini. Nel 2007 è tra i fondatori del gruppo teatrale Kulturificio n.7 di cui cura anche le regie.

Dal 2011 al 2016 è nell'ensemble della compagnia stabile del Teatro Metastasio Stabile della Toscana. Prende parte a numerose serie TV tra cui I delitti del bar lume, La squadra, Ricomincio da me, Una donna per amico, è co- protagonista nella serie di Fox tv sky Extravergine per la regia di Roberta Torre. Per il cinema vince numerosi premi internazionali come miglior attrice nell’ambito di festival di cinema indipendente con Il Domani di Lura regia Costantino Maiani (2020), ed è nel film di esordio Occhi Blu per la regia di Michela Cescon a fianco di Jean-Hugues Anglade e omaggio a Monica Vitti Mi fanno Male i Capelli per la regia di Roberta Torre. In Teatro numerosi i ruoli di grande spessore con cui si confronta. Da ricordare Ljuba del Giardino dei ciliegi di Cechov, Medea di Seneca per il Teatro Greco di Siracusa, (e poi in scena per un grande evento al Colosseo di Roma nel 2015), Ilse dei Giganti della Montagna di Pirandello, la Signora Smith nella Cantatrice Calva di Ionesco; di Paolo Magelli e Massimo Castri. Cura drammaturgia allestimento e regia di una trilogia tutta al femminile che la vede in scena con tre Assoli: MedeAssolo s- concert, concerto per voce e percussioni dalla Medea di Seneca ed Heiner Muller; Insonnia dalle opere di Marina Cvetaeva, omaggio alla grande poetessa russa; I Giganti della Montagna Voce Sola dall’omonima opera di Luigi Pirandello. Dal 2021, con la compagnia di cui è parte, Collettivo Ferro26, progetta e dirige Monteferrato Festival, giunto alla sua quarta edizione.
Al momento collabora continuativamente con Teatro due di Parma. Nel 2024 è in scena con Top Girls di Charyl Churchill regia Monica Nappo, Wit di Margaret Edson regia di Paola Donati, La voce Umana di Jean Cocteau regia Dimitri Milopulos e in preparazione con un lavoro scritto e diretto dal grande drammaturgo e regista argentino Rafael Spregelburd il cui debutto internazionale è previsto a Novembre 2024.

Lorenzo Banci

Responsabile allestimento del Monteferrato Festival

Lorenzo Banci nasce a Prato nel 1974. Si diploma al Liceo artistico di Firenze nel 1993 ed inizia da subito ad esplorare il paesaggio che trasforma in visioni pittoriche di grandi dimensioni. Nel 1994 la sua prima esposizione personale di pittura. Nel 1999 partecipa, con un'installazione, al Master d'arte ambientale Mercedes-Benz a Montefiridolfi.

Dal 2007 comincia un’intensa attività come scenografo in numerose produzioni teatrali nei paesi della ex Jugoslavia, in Ungheria, in Germania, in sud America ed in Italia. Dal 2021, con il collettivo Ferro26, è tra gli ideatori, e responsabile dell’allestimento dando vita al MonteferratoFestival

Tra le principali esposizioni personali:
Personale Lorenzo banci – Palazzo Comunale, Prato, 1994
Orti di luce – galleria Sergio Tossi, Firenze, 2003
Secondopiano - Palazzo Antinori Corsini, Firenze, 2005
Due Giorni Due Notti - Patrizia Pepe, Firenze, 2006
Acheiropoieta – spazio Grafio, Prato, 2009
Scene- Magazzino1b, Prato, 2013

Tra le principali collettive:
Gemine Muse – Museo del Tessuto, Prato, 2003
Convergenze - Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Biella, 2004
Italian Genius Now – prodotta dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Hanoi, Singapore, New Delhi, Roma, 2007-2009
Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea, CCCS, palazzo Strozzi, Firenze, 2010.
11°Premio Cairo – Palazzo della Permanente, Milano, 2010
Biennale Monza 2011, villa reale, Monza, 2011.
54° biennale di Venezia, padiglione Toscana, Centro per l’arte
contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2011.
Tuscan Art Inustry , SC17 e varie sedi, Prato, 2017

Tra le principali realizzazioni come scenografo:
I Villeggianti, di Maxim Gorky, 2007.
Zagrebacki Pentagram, di Damir Karakas, Nina Mitrovic, Igor Rajki, Filip Sovagovic,
Ivan Vidic, 2009.
Szerelem.Hu, di Barta Lajos, Vargha Mark Peter, Kardos Tunde, 2010.
Giochi di famiglia di Biljana Srbljanovic, 2011.
Il giardino dei ciliegi Anton Cechov, 2011.
Hotel Belvedere, di Ödön von Horváth, 2013.
Na Dnu, di Maksim Gorky, 2013.
Quai Ouest, di Bernard-Marie Koltès, 2014.
Porcile, di Pier Paolo Pasolini, 2015
La Riunificazione delle due Coree, di Joel Pommerat, 2017
Galeb, di Anton Cechov, 2017
Night Bar (Il calapranzi, Tess, L’ultimo ad andarsene), di Harold Pinter, 2018
La gatta sul tetto che scotta, di Tennessee Williams, 2018
I Maratoneti corrono il giro d’onore, di Dušan Kovačevič, 2019
Amleto, di William Shakespeare, 2019
I piccoli borghesi, di Maksim Gorki, 2019
Sei personaggi in cerca d’autore, di Luigi Pirandello, 2020
I Giganti della montagna, Voce sola, da Luigi Pirandello, 2020
Die Polonaise von Oginski, di Nikolaj Koljada, 2021
La cena infernale. Il ritorno di Alcesti, da Euripide, 2021

Giulia Barni

Consigliere di Collettivo Ferro26 e responsabile tecnica per Monteferrato Festival

Consigliere di Collettivo Ferro26 e responsabile tecnica per Monteferrato Festival

Nata a Prato nel 1980, si diploma al Liceo scientifico presso il Convitto Nazionale Cicognini di Prato. È qui che nasce la sua passione per il teatro ed inizia a frequentare il Teatro Metastasio di Prato seguendo corsi in ambito tecnico e progettuale. Nel 2002 segue l’allestimento de “Il Principe Costante” per la regia di Pier’Alli e capisce che la sua vocazione è il palcoscenico, in particolare il mondo delle luci dello spettacolo teatrale. Nel 2003 è tecnico luci per l’Estate Fiesolana Fabbrica Europa, Taormina Festival. E così gli anni a seguire, che la portano in giro per l’Italia per seguire le sfilate di moda con Watt Studio, e la danza con il Balletto di Toscana. Dal 2011 è assistente personale di Paolo Magelli alla direzione artistica del Teatro Metastasio di Prato fino al 2016, periodo nel quale segue numerose produzioni di spettacoli come assistente alla regia e direttore di scena, collaborando inoltre in festival internazionali in Italia e all’estero ( Spoleto, Cividale del Friuli, Bogotà, Sarajevo). Dal 2016 è tecnico luci e audio per gli spettacoli di Valentina Banci. Nel 2017 e nel 2018 è assistente scenografa di Lorenzo Banci al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica (Slovenia) e al Teatro Nazionale di Skopje (Macedonia del Nord). Dal 2018 è tecnico luci presso il TeatroDante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Nel 2020 cura l’allestimento de “I Giganti della Montagna – Voce Sola” di Valentina Banci andato in scena alla Cava di Marmo Verde di Figline di Prato, luogo dove nasce il MonteFerrato Festival.

Dal 2024 è responsabile tecnico del Teatro Politeama Pratese

Per info scrivi a collettivoferro26@gmail.com

PRODUZIONI

Un teatro d’attore. Il teatro è l’attore. Lavori che nascono da attori – autori e che hanno la forza di un’esperienza fisica della scena. Un’ idea che rompe le convenzioni dei teatri tradizionali, intesi come spazio scenico, per ritrovare la libertà di sperimentare un pensiero che parta dal sapere concretissimo dell’interprete per farsi opera poetica. Per esercitarsi alla bellezza, ritornare a riconoscerla e poterla così rivendicare nel mondo.
Ovunque è l’attore, là sarà il teatro.

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